Abbigliamento e attrezzatura

Trekking e salute

Salendo al Diablo Mudo (5350 m), Cordillera Huayhuash, Perù

Monte Kenya, Kenya

Indicazioni generali

Zaino

Nei trekking organizzati il trekker porta soltanto uno zaino con l’occorrente per la giornata: macchina  fotografica, giaccavento, ricambi indispensabili (maglietta, calze), una maglia in più, acqua e qualche snack: quindi assicuratevi di avere uno zaino confortevole e delle giuste dimensioni. In genere, noi raccomandiamo uno zaino con una buona cintura in vita, l’intelaiatura rigida e dimensioni minime di 30 litri (35-40 litri è la dimensione ideale).

Tutto il resto del bagaglio del trekker viene trasportato a dorso di cavallo/asino/yak o dai portatori: il contenitore ideale è la cosiddetta duffel bag, ossia un borsone privo di intelaiatura e ruote (che ne rendono più difficoltoso il trasporto). Clicca qui per vederne un esempio. Le dimensioni ottimali sono 70-100 litri.

Macchina fotografica digitale

Non dimenticate di portare una macchina fotografica, con il caricabatterie e almeno una batteria di riserva. Alcune batterie “compatibili” vanno benissimo, tuttavia la massima performance è garantita solo da quelle originali (che però in genere costano assai di più). Portate anche quanta più memoria potete: un paio di schede da 8 GB o 16 GB offrono la possibilità di un’infinità di scatti, tra i quali poi scegliere i migliori. Probabilmente scatterete da 500 a oltre 2000 foto, possibilmente alla massima definizione offerta dalla macchina. È molto raro che una scheda di memoria si guasti, ma averne almeno un paio mette al riparo da qualsiasi inconveniente.

Telefono cellulare

È probabile che il vostro telefonino funzioni nelle città dove si fa base per il trekking (Kathmandu, Leh, Huaraz ecc.), a patto che il contratto lo preveda (verificate con il vostro operatore le condizioni per il roaming internazionale), sicché forse vale la pena portarlo. I costi delle telefonate possono essere molto elevati (fino a 6 euro al minuto), ma gli SMS di solito funzionano e costano molto meno (informatevi sulle relative tariffe presso il vostro operatore). Nessun problema per i trekking nell’Unione Europea, dove i costi di roaming sono stati aboliti (attenzione, però, alla Svizzera, che non fa parte dell’accordo).

Non esiste, invece, o è molto limitata la copertura nelle aree di trekking, a parte la regione dell’Everest.

Telefono satellitare

In genere, la guida dispone di un telefono satellitare per le comunicazioni d’emergenza, ma conviene verificare prima della partenza. Generalmente, salvo casi particolari, non è a disposizione dei trekker per le comunicazioni ordinarie. È possibile inviare SMS sul telefono satellitare della guida attraverso il sito web dell’operatore satellitare.

Che cosa portare

Sacco a pelo (di piumino)

Assolutamente consigliato il sacco a piumino: in alta quota, di notte la temperatura può scendere intorno anche di parecchi gradi sotto zero, ed è importante essere ben riparati. I sacchi piuma più recenti recano un’etichetta che indica la temperatura minima esterna di comfort, con scala separata per uomini e donne.

Sacco lenzuolo

Di cotone, seta o felpato: mantiene più pulito il sacco a pelo e aggiunge calore (anche 5 gradi in più). 

Materassino autogonfiante

In tenda si dorme per terra, sicché quanto migliore è l’isolamento dal suolo, meglio si riposa. Escludendo i materassini gonfiabili del tipo che si usa al mare, troppo ingombranti e pesanti, i materassini di schiuma autogonfiante (detti anche Thermarest) sono una soluzione pratica e facilmente trasportabile per migliorare il comfort. Di solito le organizzazioni forniscono un sottile materassino di espanso, ma se disponete di un materassino autogonfiante da aggiungere, portatelo.

Scarponi / pedule

L’ideale sono le pedule da trekking leggere e impermeabili, oppure gli scarponi in pelle leggeri (per un’indicazione della tipologia, si può fare riferimento alla classificazione B della marca Meindl). Qualunque scarpa scegliate, deve essere collaudata, per evitare cattive sorprese, soprattutto in termini di vesciche: meglio se è della stagione precedente, se no acquistatele in tempo per fare almeno un paio di gite prima della partenza.

Per godervi il trekking prima di tutto bisogna che i piedi non facciano male. Le buone scarpe hanno: un adeguato sostegno alla caviglia, un po’ di spazio davanti alle dita, in modo da non battere contro la punta in discesa, una suola piuttosto rigida per evitare pericolose torsioni. E poi devono essere leggere, perché a ogni passo le dovete sollevare. Più il trekking è lungo, migliori devono essere le scarpe. Non risparmiate su questo articolo!

Calze

In bassa quota, soprattutto se fa caldo, i piedi tenderanno a surriscaldarsi, sicché le calze migliori saranno quelle da trekking per i climi caldi, con effetto traspirante. Tre o quattro paia saranno sufficienti. Per quote più alte, meglio quelle più termiche. Grazie alla qualità delle scarpe moderne non c’è più bisogno di indossare due paia di calze; quelle studiate appositamente per il trekking, inoltre, hanno zone con imbottitura differenziata e sono in genere molto confortevoli. Anche in questo caso, puntare al risparmio può essere un errore.

Sandali

Sandali di gomma/tessuto tipo Teva, Crocs o simili sono indispensabili per guadare i fiumi (a meno che non vi piacciano gli scarponi inzuppati), e un gran sollievo per i piedi una volta giunti al campo. Se avete spazio nella borsa, anche un paio di scarpe basse (con la suola in Vibram o analoga) possono essere utili al campo o nelle giornate di riposo.

Giacca/gilet di pile

La maggior parte dei trekker considera indispensabile una giacca di pile, ma una buona alternativa può essere una giacca di piumino leggero; lo stesso vale per i gilet. In ogni caso, prevedere un abbigliamento “a cipolla”, che consente di gestire al meglio le variazioni di temperatura. Una giacca/gilet di pile è facile da portare nello zaino quotidiano ed è molto confortevole anche se indossata direttamente sopra una T-shirt.

Giacca di piumino

Molto utile nelle serate più fredde. Può essere sostituita da un “guscio” impermeabile con l’interno di pile. Ma quando fa freddo, poche cose sono confortevoli come una buona giacca di piumino.

Giaccavento impermeabile

Deve essere traspirante in tessuto tipo Gore-Tex®. I “poncho” di plastica o gli impermeabili non traspiranti sono sconsigliati, perché ci si ritrova presto zuppi di sudore, e questo è davvero sgradevole. Le giacche più pesanti sono adatte alle traversate di passi in alta quota, mentre quelle leggere sono facilmente stivabili nello zaino e a portata di mano in caso di pioggia.

Biancheria termica

Molto confortevole nelle giornate più fredde in alta quota, quando si deve partire all’alba.

Felpa e pantaloni di felpa

Utilissimi per il comfort al campo, ma non indispensabili.

Camicie e T-shirt

Ovviamente le T-shirt sono molto usate, ma una camicia di cotone o di tessuto tecnico è più versatile. Il colletto protegge il collo dai raggi del sole e le maniche possono essere arrotolate su e giù secondo l’occorrenza. Quelle di tessuto tecnico si asciugano molto in fretta, quindi ne bastano due. Utili da indossare sulla pelle sono le T-shirt di tessuto tecnico, che assorbono il sudore e lo espellono all’esterno, mantenendo la pelle sempre asciutta. Anche queste si lavano e si asciugano rapidamente: portatene non più di quattro.

Pantaloni da trekking

Ci vivete sempre dentro, sicché sono un capo critico. Quelli di tessuto tecnico leggero, comodi e di colore scuro sono la scelta migliore. Portate due paia di pantaloni e uno/due di short; questi ultimi dovrebbero essere lunghi fino al ginocchio (o poco al di sopra) per evitare di attirare l’attenzione (e i commenti) della popolazione locale.

Pantaloni antivento

Se i vostri pantaloni da trekking sono ragionevolmente antivento (cioè di tessuto leggero ma di buona qualità tecnica), un ulteriore paio specialistico non è necessario. Se però li possedete, portateli: vi garantiranno più comfort nelle traversate in alta quota.

Biancheria intima

Pesa poco e occupa poco posto: non lesinate!

Berretto di lana/pile

Utile di sera, essenziale nelle giornate fredde. Se ne avete qualcuno di più, i bambini dei villaggi o dei pastori nomadi saranno felici di riceverne uno colorato in dono.

Bastoncini da trekking (Trekking poles)

Nessuno dubita più della loro utilità, sia per l’equilibrio sia per la progressione, soprattutto su terreno molto irregolare. In discesa sono di grande aiuto per le ginocchia.

Occhiali da sole

Sono un articolo di cui non si può assolutamente fare a meno, a rischio della salute degli occhi. Quindi portatene un buon paio con protezione UV e un paio di riserva.

Guanti

Un buon paio di guanti termici e antivento è essenziale: se non altro, vi renderà assai più sopportabile preparare le vostre cose nelle mattine più fredde.

Borraccia

Di capacità non inferiore al litro, in grado di contenere acqua bollente e, ovviamente, ben stagna. Vi occorrono almeno 2 BORRACCE, o una in aggiunta all’eventuale sistema di idratazione da zaino (il cosiddetto Camelback).

Torcia elettrica/frontale

Assolutamente essenziale. Quelle di ultima generazione, dotate di LED in luogo delle vecchie lampadine, sono le migliori. Consumano poco, ma non dimenticate almeno un set di batterie di riserva. Tenerne sempre una nello zaino, può servire anche in pieno giorno nelle visite ai monasteri tibetani. Ottime per leggere di sera in tenda e indispensabili per le uscite notturne per andare in “bagno”.

Necessario per toeletta

Prendete l’essenziale per un mese. Al campo è possibile lavarsi nei torrenti che sovente scorrono vicino, e comunque di regola ogni mattina viene fornito in tenda un catino d’acqua calda, disponibile anche alla sera. Poiché vi capiterà di lavarvi nei torrenti, è una buona idea disporre di un sapone liquido non inquinante (di quelli che non fanno schiuma): difficili da trovare nei paesi del Terzo Mondo, portatelo da casa. La carta igienica in genere viene fornita, portatevi invece una buona scorta di fazzolettini tipo Kleenex.

Asciugamano

Per il trekking vanno bene quelli “tecnici” di microfibra, che si trovano nei negozi di sport o nei grandi magazzini del settore. Sono compatti e leggeri, portatene un paio (di cui uno più grande). Gli hotel nelle città forniscono gli asciugamano.

Crema solare / protezione per le labbra

In quota il sole è molto forte, soprattutto sulla neve. Tenete presente che una certa quantità di raggi ultravioletti filtra anche nelle giornate nuvolose. La protezione solare è indispensabile. In relazione alla sensibilità della vostra pelle, la crema solare non dovrebbe avere un fattore di protezione inferiore a 15, meglio se superiore a 30. Portatene una buona scorta.

Crema idratante

L’aria è secca e il sole forte, quindi portatene un tubetto. A Leh e Manali è disponibile l’olio di albicocca, prodotto localmente, che è un eccellente idratante per la pelle.

Berretto per il sole

Un berrettino tipo baseball, meglio se con la protezione posteriore per il collo, va bene. Ottimi anche i cappelli di tela a tesa larga.

Bandana / sciarpa

Le bandane sono perfette per proteggere il collo dal sole; le sciarpe di pile tengono al caldo il collo e la gola in altitudine. Entrambe si trovano nei mercatini locali (a volte il cotone stinge un po’).

Kit di pronto soccorso

In genere la guida ne porta sempre uno con i farmaci di base (aspirina, paracetamolo, decongestionanti, compresse per il mal di gola, svariati antibiotici per problemi intestinali e infezioni di gola, bronchiali e polmonari, Diamox, antisettici, crema antistaminica, preparati reidratanti, bende e cerotti, cerotto antivesciche ecc.).

Portate con voi tutto ciò che ritenete necessario e, soprattutto, i farmaci specifici per vostre eventuali affezioni o predisposizioni patologiche. Per maggiori indicazioni, visitate la pagina dedicata alla salute in montagna.

Compresse per purificare l’acqua / filtro per l’acqua

Tenere nello zaino una confezione di pastiglie la depurazione dell’acqua (tipo Micropur) è utile se durante la marcia si beve più del previsto e si vuole attingere acqua da un ruscello o in un villaggio. NON BERE MAI ACQUA NON BOLLITA O NON PURIFICATA!

Al campo, tutte le sere, viene fatta bollire una grande quantità d’acqua, sia per le esigenze di cucina sia per il rifornimento, notturno e diurno, dei trekker. Le borracce dei trekker vengono regolarmente riempite dallo staff, ma non è detto che la scorta che portate con voi sia sufficiente, quindi è utile possedere un sistema autonomo di depurazione.

Macchina fotografica / videocamera

I trekking sono estremamente fotogenici! Torna a inizio pagina per alcune indicazioni.

Cintura portadocumenti

Molti la trovano fastidiosa durante il trekking e tengono i documenti (passaporto ecc.) e il denaro ben sepolti nello zaino. È un posto sicuro (se non lo dimenticate in giro!), meglio della borsa con il bagaglio, che viaggia separata da voi.

Libri

Al campo, di pomeriggio o dopo cena, c’è tempo per leggere. Portatene qualcuno, ma senza esagerare con il peso. Bene anche un lettore di ebook o un tablet, ma attenzione alla durata della carica. Esistono caricabatterie solari di piccole dimensioni che possono essere attaccati allo zaino durante il giorno e fornire una ricarica parziale o totale ai dispositivi.

Ghette da neve

Non necessarie, ma se ne avete un paio piccolo e leggero portatele: a volte, soprattutto sui passi più alti, si calpesta un po’ di neve.

Ramponi e piccozza

Posso essere utili in caso di salite a cime o su passi particolarmente impervi; qualora se ne preveda la necessità, sarà l’organizzazione stessa a fornirli a noleggio.

Verso il Jbel Toubkal (4167 m), Alto Atlante, Marocco

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